Gli automobilisti bruciano inutilmente fino a 6 miliardi di euro di carburante ogni anno

6 miliardi di euro di carburante ogni anno

Sui consumi di carburante incidono anche gli sprechi, spesso sottovalutati dagli automobilisti, che possono avere un impatto piuttosto pesante. A causarli è la scarsa manutenzione del veicolo, e soprattutto delle gomme, che porta il motore a un maggiore sforzo e di conseguenza a consumare più benzina. Il risparmio carburante passa dunque pure da una costante manutenzione della propria auto e delle sue varie componenti e alcuni dati possono essere utili per capire meglio qual è l’impatto di tali sprechi: si parla di circa 230 euro all’anno, una cifra davvero notevole se si tiene conto dei prezzi che hanno raggiunto la benzina e il gasolio. Ecco perché questi sprechi vanno evitati, ed è importante comprendere in che modo farlo.

Spreco di carburante: le cifre nel dettaglio

Ampliando il discorso al di là del singolo automobilista, complessivamente sulle strade si arrivano a bruciare inutilmente 6 miliardi di euro di carburante ogni anno. Se la media individuale si attesta, come abbiamo visto, intorno a 230 euro annuali, le cose possono essere ben peggiori per coloro che percorrono molte migliaia di chilometri all’anno, come ad esempio i proprietari di veicoli commerciali leggeri. In questo caso, infatti, il costo del carburante sprecato può arrivare a superare i 1000 euro nell’arco dei dodici mesi, una perdita significativa soprattutto se di mezzo ci sono i bilanci di una piccola o media azienda. A questo punto l’unica soluzione – sulla quale spingono i governi – è davvero il passaggio a veicoli ibridi ed elettrici? Non proprio, anche perché l’investimento iniziale non è alla portata di molti. Vediamo allora alcuni consigli utili per ottimizzare il risparmio di carburante ed evitare gli sprechi.

Risparmio carburante: quali strumenti abbiamo?

Per poter ridurre le quantità di carburante consumato inutilmente ogni anno e di conseguenza contenere le spese, gli automobilisti hanno alcuni strumenti a disposizione. In primis le gomme auto: una parte dei consumi dipende proprio dai pneumatici, per questo è fondamentale scegliere gomme premium con una bassa resistenza al rotolamento, grazie alla quale si possono ridurre i consumi di carburante in quanto il motore fa uno sforzo minore per spingere la vettura. Altrettanto importante è la manutenzione delle coperture stesse, con un occhio di riguardo in particolare per la pressione di gonfiaggio: questa dev’essere sempre corretta, in base al valore indicato dal produttore dell’auto per il veicolo specifico. Con le gomme sgonfie aumenta infatti l’attrito con il fondo stradale e di conseguenza anche la resistenza al rotolamento, portando ad un incremento dei consumi che si potrebbe facilmente evitare, con un semplice controllo della pressione.

Quanto è importante la manutenzione del veicolo?

Può essere definita fondamentale: una vettura con una scarsa manutenzione, come ad esempio pneumatici non correttamente gonfiati oppure con un olio motore non adatto, può comportare un incremento nel consumo di carburante sino al 9%. Consumi totalmente inutili, che lievitano soltanto per lo sforzo maggiore a cui è chiamato il propulsore per poter far avanzare la vettura. Con una regolare manutenzione – da effettuare ogni 3-4 settimane circa – tale spreco si può evitare, mantenendo l’auto sempre al massimo dell’efficienza. Inoltre anche i proprietari di veicoli elettrici potrebbero andare incontro alle stesse problematiche se non controllano la pressione dei loro pneumatici: le gomme sgonfie infatti aumentano la resistenza al rotolamento e lo sforzo da compiere pure per i propulsori elettrici, causando lo scaricamento più rapido delle batterie e portando alla necessità di ricariche più frequenti. I costi finiscono dunque per crescere anche in questo caso.

Quando rivolgersi ad un’officina?

Se il controllo dei pneumatici può essere effettuato in autonomia – sebbene sia sempre consigliato rivolgersi ad un gommista, che con l’esperienza e le strumentazioni adatte ha la possibilità di compiere controlli più accurati – le verifiche che riguardano il motore devono essere affidate ad un’officina. All’incirca due volte all’anno è consigliato far controllare il propulsore per eliminare eventuali depositi nel motore stesso e nel sistema di alimentazione, che possono inficiare le performance. Un intervento di questo tipo non solo rende più efficiente il funzionamento del veicolo, ma è in grado anche di ridurre le emissioni nell’atmosfera, portando a un doppio vantaggio: contenimento dei costi per l’automobilista e un impatto sull’ambiente minore da parte della vettura. Questo è un altro aspetto da valutare con attenzione, perché non sono tanti gli automobilisti che possono ridurre le emissioni dei loro veicoli tramite un investimento pesante per dotarsi di un mezzo elettrico o ibrido.

La corretta manutenzione tutela l’ambiente

La tutela dell’ambiente non passa solo dall’adozione di auto elettriche e ibride, ma anche dalla corretta manutenzione. Senza un controllo periodico dei pneumatici e del motore, infatti, si ha un eccesso di emissioni di anidride carbonica che raggiunge gli 8,7 milioni di tonnellate ogni anno, che potrebbero essere ridotti in maniera sensibile o addirittura quasi azzerati semplicemente se tutti gli automobilisti mantenessero sempre in piena efficienza il propulsore delle loro auto e le gomme gonfiate alla pressione corretta. Queste sono contromisure che possono avere un impatto sin da subito, senza aspettare l’introduzione obbligatoria definitiva delle vetture elettriche che avverrà solamente nel 2035. E da lì in poi bisognerà attendere ulteriormente il passaggio da un’auto a propulsore termico a una elettrica di coloro che nei prossimi anni cambieranno la propria vettura. Tempistiche lunghe durante le quali però è possibile fare qualcosa di davvero concreto e in maniera agevole, visto che la manutenzione richiede poco in termini di tempo, soprattutto se fatta con costanza.

L’età media delle auto

Infine c’è da valutare la questione relativa all’età media delle auto, che è sempre più alta poiché cambiare veicolo sta diventando per molti automobilisti più difficile a causa della crescita di costi. Alla luce di ciò, la manutenzione si rivela ancora più importante, poiché è nella normalità delle cose che un’auto invecchiando tenda ad essere meno efficiente e ad avere più problemi. Tenendo invece costantemente sotto controllo le sue componenti sarà possibile mantenere più a lungo la sua efficienza, intervenire prontamente in caso di problemi ed evitare guai ben peggiori, che possono mettere a repentaglio addirittura la sicurezza mentre si è alla guida. Come si può vedere, dunque, il risparmio è strettamente correlato alla manutenzione, che consente di evitare gli sprechi in termini di consumi e di scongiurare riparazioni importanti con interventi tempestivi qualora dovessero manifestarsi delle problematiche. Rispetto al passato, le auto vengono tenute più a lungo dai proprietari e il loro impatto sul bilancio familiare può diventare pesante se nel corso degli anni sono trascurate, senza controlli periodici necessari a verificare che il loro funzionamento rimanga efficiente.

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