Perchè scoppiano gli Pneumatici? Parola all’esperto.

pneumatico scoppiato

Penso sia capitato a chiunque frequenta una delle disastrose autostrade italiane di imbattersi in un pezzo di pneumatico scoppiato, in una carcassa intera di una ruota o addirittura tutta la fascia di un battistrada, spesso di autocarri, ma tante volte anche di Furgoni roulotte e Camper.

Faccio dei tratti di autostrada per lavoro tutti i giorni e non c’è giornata in cui non mi imbatta in uno di questi casi. Purtroppo, spesso sono di Autocarri ed il rischio per l’incolumità di chi li investe è molto alta.

Perché succede questo? Perché scoppiano gli pneumatici?

Fino a qualche decennio fa, quando le carcasse degli pneumatici erano “tessili” e non “Radiali” come tutti gli pneumatici moderni, non era raro che potessero verificarsi questi casi per via di un sovraccarico o per una scarsa manutenzione, oggi solo due sono le ragioni principali che causa lo scoppio di uno pneumatico: una foratura accidentale con una diminuzione lenta della pressione non rilevata o la mancata verifica della pressione periodica; una scadente manutenzione o pneumatici troppo vecchi e mal conservati.

Leggi anche: Quando vanno cambiati gli pneumatici?

Una foratura accidentale

Pneumatico forato con chiodo

Può capitare a chiunque di prendere un chiodo e spesso questo resta infilato nel battistrada provocando una diminuzione molto lenta della pressione, a volte servono giorni perché la gomma vada a zero. Se non ci si accorge di questo problema in tempo il rischio è per l’appunto un surriscaldamento eccessivo della gomma fino a causarne lo scoppio. Da qui l’importanza di avere nel veicolo il sistema di rilevamento della pressione TPMS, che è diventato obbligatorio per i veicoli costruiti dal novembre 2014 in poi.
Questo strumento segnala tempestivamente il calo della pressione con una sensibilità molto elevata. Se l’auto vi segnala un problema di pressione non trascurate questo allarme. Per i veicoli non dotati di TPMS, è bene che si facciano controlli periodici, anche solo visivi, possibilmente prima di mettersi in marcia, al minimo dubbio, anche un benzinaio può fare un “check-up” della pressione.

Da un po’ di tempo sono disponibili anche in after-market degli apparecchi TPMS che funzionano via Bluetooth collegati ad un’app per il telefonino o con un rilevatore a bordo, hanno un costo di poche centinaia di euro ma spesso sono un “salvavita” importante.

Alcuni veicoli, come i carrelli appendice, le roulotte, o i rimorchi per barche e cavalli, non sono dotati di questi strumenti e vengono utilizzati poche volte l’anno. Ricordate in questi casi di verificare la pressione ogni qualvolta vi sia la necessità di utilizzarlo e venga rimesso in strada.

Una scadente manutenzione

pneumatici lisci

Prima di ogni viaggio importante, o almeno 3 / 4 volte l’anno, far controllare gli pneumatici e l’usura da parte da un gommista. La prima diagnosi di un possibile problema può essere fatta visivamente da un occhio esperto che controlla se l’usura del battistrada è uniforme e lineare, se ci sono problemi di allineamento delle ruote (convergenza) o di giochi dovuti all’usura delle parti meccaniche. Con l’occasione potrà essere fatta la rotazione periodica e la verifica della pressione che resta la prima causa dello scoppio dello pneumatico.

Leggi anche: Come controllare l’usura del battistrada

Quando si tratta di veicoli che vengono utilizzati solo in occasione delle vacanze, come camper o roulotte, è importantissimo avere cura delle gomme cercando di proteggerle dalle intemperie quando si è costretti a tenere in sosta il mezzo all’aria aperta per lunghi periodi. Coprire le gomme con dei teli di protezione, alzare la pressione o meglio ancora sollevare il mezzo perché non si deformi a causa delle lunghe soste.

Altra cosa molto importante è l’invecchiamento, Il controllo delle crepe che si formano col passare del tempo sono abbastanza evidenti anche ad un occhio meno esperto, e devono essere un segnale d’allarme.
Il Dot delle gomme (la data di produzione) è sicuramente un dato importante, Pneumatici con oltre 5 anni se non conservati correttamente possono creare problemi di performance. Questo non significa che non possano essere acquistati, tutt’altro, i produttori garantiscono per l’appunto fino a 5 anni le caratteristiche di tenuta ed affidabilità; questo vale però se la conservazione presso i magazzini dei rivenditori è stata fatta correttamente.
Acquistando pneumatici con DOT non recente è bene che non si superino i 5 anni e che ci si accerti della perfetta conservazione, lontano da fonti di calore o alle intemperie.
Ad oggi nessun produttore/rivenditore può stoccare pneumatici all’aria aperta, quindi, è difficile che si possa verificare questa condizione, ma meglio optare per gomme con non più di 3 anni e controllarne lo stato prima di fare il montaggio.

Dunque, cosa succede quando uno pneumatico scoppia?

L’abbassamento della pressione provoca il così detto camminamento piatto, ovvero percorrere lunghi tratti a velocità elevata con una pressione troppo bassa. La carcassa interna comincia a degradarsi, lo si può notare dalle briciole di gomma che si vedono quando si smonta lo pneumatico ammesso che ci si accorga della foratura prima dello scoppio, questa polvere di gomma si genera perché la struttura flette nel punto di giuntura fra battistrada e spalla laterale.
Questo lavoro continuo provoca per l’appunto una lacerazione lungo la circonferenza che provocherà l’indebolimento della struttura fino al cedimento sotto il peso del veicolo, per questo è facile vedere fasce intere di battistrada e, con lo scoppio, la perdita di pezzi di copertone lungo la carreggiata, tanto più grandi quanto più grande è lo pneumatico.
Qui trovi la guida a tutti i danneggiamenti delle gomme.

Quali sono i pericoli dello scoppio di uno pneumatico?

Non è difficile comprendere quali possono essere i rischi dello scoppio di uno pneumatico, per noi e per gli altri automobilisti. Se lo pneumatico si trova nell’asse anteriore è certamente il caso più pericoloso, il rischio è di perdere il controllo del veicolo e la conseguente uscita di strada o l’incidente con altri veicoli.
È vero però che un calo di pressione sull’asse sterzante è più facile da percepire perché il veicolo diventa subito instabile, il volante tenda a diventare più duro o il mezzo presenta una forte deriva (tira da un lato) dalla parte dello pneumatico danneggiato.
Se si verifica uno di questi casi è bene rallentare e fare un controllo prima possibile.

Sull’asse posteriore i rischi sono ridotti, ma è pur sempre possibile, in particolare con l’auto carica di bagagli o persone, che si verifichi uno sbandamento più facile da controllare ma pur sempre pericoloso.
Quando lo scoppio si verifica su un carrello appendice invece potrebbe essere estremamente pericoloso in quanto molto spesso questi rimorchi hanno un solo asse e la perdita improvvisa di pressione su una ruota può innescare uno sbandamento incontrollabile del carrello che si ripercuote sul veicolo rendendo difficilissimo il controllo.

Se investo uno pneumatico in autostrada, chi paga i danni?

pneumatico su autostrada

La perdita di pezzi di copertone sulla carreggiata, in particolare su strade o autostrade a scorrimento veloce sono un rischio non solo per noi ma anche per i mezzi che sopraggiungono ad alta velocità.
Al momento dello scoppio possono essere come “proiettili”, a terra invece, possono essere investiti e arrecare danni gravi.

Può succedere, quindi, che si investa uno pneumatico perché impossibile frenare ed è inevitabile un incidente; in questo caso il gestore della rete viaria ne è responsabile, a meno che non sia in grado di dimostrare il caso fortuito, ovvero, se il tecnico addetto alla manutenzione ha già individuato il residuo, sta lavorando per rimuoverlo, ma non riesce ad evitare l’incidente.
Chi lo stabilisce è la corte di cassazione con una sentenza. Questa attribuisce la responsabilità per gli incidenti provocati da animali che attraversano la carreggiata, buche non segnalate o anche carcasse di pneumatici. È un caso di responsabilità oggettiva che prescinde dal fatto che il gestore sia a conoscenza o meno del pericolo.
Per chiunque voglia approfondire questo argomento si rimanda alla sentenza della Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 10 febbraio-26 maggio 2016, n° 10893.

In conclusione, rispettando poche e semplici regole prima di mettersi alla guida, in particolare se per un viaggio di piacere:

  • Controlla l’usura degli pneumatici presso un centro specializzato;
  • Verifica la pressione delle gomme almeno 3 o 4 volte l’anno e sempre prima del viaggio;
  • Accertati che i sensori di pressione (se l’auto li prevede) siano perfettamente funzionanti;
  • Abbi cura degli pneumatici, in particolare di veicoli poco utilizzati, come Camper, Roulotte e carrelli appendice;
  • Fai un checkup generale in officina almeno una volta l’anno;
  • Quando guidi, concentrati sulla strada, fai soste adeguate alla durata del viaggio o alternarti alla guida se possibile.

Poche e semplici regole per partire con il piede giusto e godersi una buona vacanza in famiglia o con gli amici!

2 Comments

  1. Sonia

    11 Giugno 2022 at 16:48

    Ho una Fiat 500 e in autostrada stamattina ho preso una vite nel pneumatico
    La Fiat 500 me l’ha segnalato . Mi sono fermata al primo autogrill e si vede perfettamente la testa della vite.
    Dopo QUANTO TEMPO avviene l’accensione della spia?
    Ho il sospetto che mi sia stata posizionata
    Andrò dal gommista e così me la farò consegnare

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    • Matteo

      6 Luglio 2022 at 10:57

      Salve Sonia, ci risulta che la Fiat 500 utilizzi il sistema di rilevazione della pressione indiretto con sensori sull’abs che monitorano i giri della ruota e segnalano eventuali variazioni. La spia di segnalazione si accende quindi quando la ruota comincia a perdere pressione

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