Cosa sono i pneumatici chiodati e quando usarli

pneumatici chiodati

La maggior parte degli automobilisti avrà senz’altro sentito parlare di pneumatici chiodati: si tratta di un tipo di gomma dotata di punte metalliche sul battistrada e destinata ad essere utilizzata nelle condizioni più critiche, quando l’aderenza sulla strada è quasi nulla e serve un dispositivo capace di incrementare il grip. Per comprendere però quando è utile il loro impiego, è indispensabile capire esattamente come sono fatti, dato che non si tratta di prodotti che possono essere utilizzati negli spostamenti di tutti i giorni. Sono infatti pensati per le situazioni più estreme, vale a dire in presenza di abbondante neve e ghiaccio sulla sede stradale, tuttavia il loro impiego è abbastanza circoscritto, poiché le migliori gomme invernali riescono a svolgere un buon lavoro anche in condizioni molto difficili.

Pneumatici chiodati: come sono fatti?

I pneumatici chiodati (inventati da Michelin all’alba degli anni ’60) sono in sostanza delle gomme invernali, che presentano sulla superficie del battistrada dei chiodini inseriti in posizione sfalsata e leggermente sporgenti. Il loro compito è quello di fare breccia sulla neve compatta o sul ghiaccio per migliorare la presa del pneumatico, in maniera particolare in fase di trazione. Per poter alloggiare i chiodini nella gomma, è necessaria una maggiore profondità del battistrada, quindi le coperture chiodate sono lievemente diverse da quelle standard e perciò le misure proposte sul mercato sono in numero inferiore in confronto a quanto accade con le gomme “classiche”. In virtù delle loro caratteristiche, i pneumatici chiodati possono essere impiegati solo in situazioni ben circoscritte: in presenza di ghiaccio e di neve abbondante e compatta sulla strada. Non sono adatti all’uso sull’asfalto poiché lo danneggerebbero e la guida sarebbe piuttosto pericolosa a causa delle vibrazioni prodotte.

Quando usare le gomme chiodate?

Come abbiamo già anticipato, si tratta di coperture per condizioni estreme dato che il loro range di utilizzo è decisamente limitato. Sono stati realizzati per situazioni al limite, con temperature molto basse (anche abbondantemente al di sotto dello zero) e sede stradale ricoperta di neve compatta o ghiaccio, che possono rendere complicate le cose pure per le gomme termiche standard. In tali circostanze serve un surplus di aderenza, che può essere ottenuta solo attraverso l’attrito meccanico che si genera tramite catene o appunto pneumatici chiodati. Sono dispositivi essenziali per migliorare la trazione e implementare il controllo del veicolo, grazie alla loro capacità di “aggrapparsi” al terreno e limitare lo slittamento. In tutte le altre condizioni – neve fresca, nevischio, asfalto lievemente ghiacciato – non rappresentano la scelta migliore, in quanto le gomme invernali standard funzionano con efficacia e di conseguenza non si rende necessaria la presenza di chiodini.

Meglio i pneumatici chiodati o le catene?

Le situazioni di neve abbondante compatta o di ghiaccio costante sulle strade sono abbastanza rare in Italia, ragion per cui avrebbe poco senso montare gomme chiodate, che andrebbero poi subito rimosse non appena cambiano le condizioni. Il loro uso sarebbe dunque piuttosto ridotto. Le catene sono un’opzione decisamente più pratica per gli automobilisti italiani in quanto possono essere installate e disinstallate con rapidità in base alla specifica esigenza: se le temperature gelide e la neve abbondante perdurano per qualche giorno o settimana si possono montare le catene, da rimuovere poi quando la situazione può di nuovo essere gestita con le gomme termiche standard. È principalmente questa la ragione della scarsa diffusione dei pneumatici chiodati in Italia: le condizioni base per il loro impiego non sono così frequenti da giustificare una scelta di questo tipo e le catene offrono tutto il supporto che serve, insieme a una maggior praticità nell’utilizzo.

Perché non si possono usare le gomme chiodate sull’asfalto?

Le ragioni sono facilmente intuibili: in primis si danneggia l’asfalto, e questo può portare a incorrere in pesanti sanzioni amministrative. In secondo luogo si provoca il consumo dei chiodini che finirebbe per rendere sostanzialmente inutile la presenza di questi pneumatici in caso di neve abbondante, poiché le punte metalliche non avrebbero la lunghezza necessaria per fare presa e aumentare quindi il grip. La fase di frenata poi è di difficile gestione, in quanto i chiodini che si aggrappano al terreno possono causare marcate decelerazioni mentre si sta frenando, rendendo questa manovra più complicata per chi si trova al volante. L’esperienza di guida, al di là di tali fattori fortemente negativi, sarebbe poi compromessa dalle vibrazioni e soprattutto dalla rumorosità prodotta dai chiodini durante la marcia: tutti validissimi motivi per evitarne l’uso sull’asfalto. C’è da tener presente inoltre che diversi Paesi europei ne vietano totalmente l’utilizzo. Fra questi troviamo Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Bulgaria, Macedonia, Montenegro, Germania (eccetto alcune aree confinanti con l’Austria), Paesi Bassi, Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Serbia, Slovacchia e Ungheria.

I pneumatici chiodabili sono una valida alternativa?

Oltre ai pneumatici chiodati, è possibile trovare in commercio anche quelli chiodabili: di cosa si tratta? Sono gomme invernali vendute senza chiodi ma che dispongono di specifici alloggiamenti sul battistrada per poterli installare. L’operazione naturalmente dev’essere effettuata da un gommista in officina. Nel complesso la loro efficienza è inferiore a quella dei pneumatici chiodati, tuttavia presentano il vantaggio di poter far installare e rimuovere i chiodi in base alle esigenze, rendendoli in sostanza più comodi. Tali operazioni però hanno un costo e, come detto, le coperture non garantiscono la stessa resa prestazionale delle gomme chiodate.

Quanto costano i pneumatici chiodati?

Questo è un altro tasto dolente di tali pneumatici: il loro costo è significativamente superiore in confronto a quello delle migliori gomme invernali standard, e unito al fatto che si consumano più rapidamente li rende una scelta poco funzionale, a meno che non si debba avere a che fare per tutto l’inverno con strade abbondantemente innevate o ghiacciate. Pure il prezzo medio elevato contribuisce alla loro scarsa diffusione, relegandoli a una nicchia di mercato piuttosto circoscritta. Ma sono soprattutto le caratteristiche del nostro Paese a farne una soluzione spesso inadatta, se non per una molto contenuta minoranza di automobilisti.

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