Vacanze estive in auto: fate attenzione ai pneumatici… ma non solo!

Vacanze estive 2020 - occhio ai pneumatici

L’emergenza Coronavirus non è ancora rientrata, i viaggi in aereo o in treno rappresentano un rischio e per questo molte persone per le vacanze estive sceglieranno di spostarsi in auto. Per viaggiare in sicurezza, è indispensabile che la vettura sia al massimo dell’efficienza in tutte le sue componenti e un occhio di riguardo va ai pneumatici, spesso sottovalutati nonostante siano fondamentali per degli spostamenti sicuri. Vediamo pertanto i consigli degli esperti per una corretta manutenzione delle gomme auto, affinché possano offrire sempre il meglio in termini di sicurezza e performance. Iniziamo col dire che nella stagione calda due sono le tipologie di pneumatici ammessi per circolare: le gomme estive e quelle all season, assolutamente sconsigliate le invernali poiché inadatte con temperature che superano i 7 gradi.

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Come effettuare la manutenzione delle gomme

La manutenzione dei pneumatici comincia con un controllo visivo, che deve riguardare sia il battistrada – la parte a contatto con il fondo stradale – che la spalla, ovvero la zona laterale. Il consiglio è quello di affidarsi ad una figura professionale, che si accerterà che non siano presenti corpi estranei conficcati, spaccature, tagli, rigonfiamenti o bolle, che possono minare anche gravemente l’integrità della copertura. Sempre attraverso un’occhiata attenta è possibile verificare lo stato di usura del battistrada: se si notano aree più consumate di altre è il segnale che qualcosa non funziona correttamente e tale problema può avere varie origini, dalla pressione a difetti di equilibratura e diventa obbligatorio l’intervento di un gommista. Ogni automobilista deve tener presente che il limite legale per lo spessore del battistrada è 1,6 millimetri: se si è sotto oppure prossimi a tale limite, è meglio provvedere al cambio gomme, soprattutto in vista di un viaggio – più o meno lungo – in auto.

Leggi la guida completa su tutti i danni agli pneumatici

La pressione di gonfiaggio

Una gomma con uno spessore del battistrada ridotto offre meno aderenza, in particolare su strada bagnata per cui i tipici acquazzoni estivi possono rappresentare un grosso problema se non si hanno a bordo coperture al top dell’efficienza. Il secondo controllo da effettuare concerne la pressione di gonfiaggio, che va verificata all’incirca ogni 3-4 settimane e naturalmente sempre prima di mettersi in macchina per affrontare un viaggio lungo. Il valore da prendere come riferimento è quello specificato dal produttore del veicolo all’interno del libretto di circolazione, se le gomme sono sgonfie bisogna provvedere a ripristinare la pressione corretta. Tale controllo va sempre svolto con pneumatici freddi, poiché in caso contrario i valori potrebbero risultare alterati. Ci si deve ricordare di controllare la pressione di gonfiaggio anche della ruota di scorta, che si gonfia ad un valore leggermente superiore rispetto alle ruote montate (circa 0,2-0,3 bar) poiché rimane ferma nel bagagliaio.

Eventuali altri controlli

Nel caso in cui la superficie del battistrada presenti un’usura anomala ma la pressione di gonfiaggio è corretta, potrebbero esserci problemi di altra natura che vanno indagati, poiché in grado di compromettere l’efficienza dei pneumatici. Ci sono poi delle situazioni in cui il battistrada appare normale e la pressione è adeguata, ma si avvertono delle vibrazioni; la natura dell’inconveniente ha molto probabilmente origini meccaniche, in questo caso diventa indispensabile rivolgersi ad un gommista affinché verifichi l’equilibratura della ruote. Talvolta basta una buca presa in modo un po’ troppo vivace o un urto con un marciapiede per alterarla, e ciò può creare un effetto a cascata che finisce per coinvolgere i pneumatici e comporta a lungo andare una riduzione della loro efficienza. Se si notano tali problematiche a ridosso di una partenza, è meglio recarsi alla propria officina di fiducia per un controllo accurato e competente, che possa evitare successivi disagi mentre si è in viaggio verso le proprie meritate vacanze!

Non solo pneumatici…

Oltre ai pneumatici, ci sono altri aspetti da controllare prima di programmare la partenza della propria vacanza in auto, a partire dai documenti, sia i propri – la patente di guida in primis – che quelli del veicolo, libretto di circolazione e assicurazione del mezzo. Ogni automobilista deve tener presente che si deve effettuare la revisione dell’auto dopo 4 anni dalla data di immatricolazione, e a partire da quel momento ogni 2 anni, per evitare di avere problemi in caso di controlli svolti nel luogo di vacanza (piuttosto frequenti dato che si tratta spesso di zone affollate). Oltre a questo, ci sono poi le regole imposte dal Codice della strada da rispettare: sia il guidatore che i passeggeri devono allacciare le cinture, bisogna mantenere la distanza di sicurezza minima dal veicolo che precede e usare le cuffie auricolari per le telefonate.

Quali limiti di velocità devo rispettare?

Un capitolo a parte meritano i limiti di velocità, da rispettare in maniera diligente per evitare sanzioni che potrebbero giungere anche attraverso l’autovelox. Vediamo quindi nello specifico quali limiti non bisogna oltrepassare in base al tipo di strada:

  • 130 km/h in autostrada
  • 110 km/h nelle strade extraurbane principali
  • 90 km/h nelle strade extraurbane secondarie e locali
  • 50 km/h all’interno dei centri abitati

Dove trovo le informazioni sul traffico?

Soprattutto in estate si parla di partenze “intelligenti”, ovvero studiate in maniera apposita per evitare il più possibile il traffico dei vacanzieri. Dove si possono trovare le informazioni utili per evitare l’affollamento delle auto sulle strade da percorrere? Ci sono siti specifici come quello di stradeanas.it che forniscono attraverso una cartina informazioni e dati in tempo reale sullo stato del traffico, con segnali appositi laddove sono presenti congestionamenti. Sullo stesso sito si possono poi consultare anche info sui lavori in corso, che causano blocchi o restringimenti delle strade. 

Ci sono restrizioni dovute al Covid di cui si deve tenere conto?

Sì, almeno finché l’emergenza sanitaria non sarà rientrata bisognerà fare inevitabilmente i conti con le restrizioni previste in diversi ambiti, compresi gli spostamenti in auto. Non c’è limite al numero di passeggeri – in base alla capienza dell’abitacolo ovviamente – nel caso in cui si sia conviventi, mentre se si parte con degli amici non si può essere più di tre a bordo del mezzo. Attualmente l’Italia è interamente in zona bianca, dunque non ci sono restrizioni sugli spostamenti: si può andare ovunque; e questo vale pure per le zone gialle, non si possono raggiungere invece quelle arancioni o rosse se non si dispone del cosiddetto “certificato verde” o green pass, anche se al momento il suo utilizzo non è ancora del tutto chiaro. In ogni caso, per ora il problema non si pone poiché tutte le regioni sono in zona bianca, quindi senza limite alcuno per i viaggi.

Come funziona il green pass?

Per potersi spostare liberamente, sia in auto che in treno o in aereo, serve il green pass: ma come funziona e in che modo si ottiene? Se la vaccinazione è stata completata (con una o due dosi a seconda del tipo di vaccino) si può richiedere al centro vaccinale l’attestato che certifica l’immunizzazione avvenuta, il quale avrà una durata di 6 mesi; se si è stati contagiati dal virus e la guarigione è già avvenuta, si deve richiedere il certificato al proprio medico curante, e anche questo avrà una validità di 6 mesi. Nel caso in cui siano trascorsi più di 6 mesi dalla vaccinazione o dalla guarigione, è necessario un tampone molecolare oppure rapido da effettuare non prima di 48 ore dalla partenza, e bisognerà portare poi con sé la ricevuta dell’esito negativo. Questo vale anche per coloro che non sono stati contagiati e non hanno ancora effettuato il ciclo vaccinale. Per il ritorno non ci sarà bisogno di alcun controllo, in quanto è sempre permesso senza vincoli il rientro.

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